venerdì 14 settembre 2012

IMMAGINA IL GESTO, IL SALUTO FRESCO




Immagina il gesto,
il saluto fresco di bucato
sopra i nostri vestiti.
Immagina lo sguardo
intenso e commosso,
la lacrima timida.
Immagina il labbro inferiore
succoso frutto da mordere
che si offre ai tuoi denti
ed ancora immagina
unire il bottone del ritorno
all'asola dell'attesa
e cadere storditi
tra le braccia ed il sole
della paglia e del fieno.

Micol


ESSERE D(')ISTANTI







Si chiudono mute le feritoie sulla latitanza
egemonia di una distanza
e libertà negata alla fuga.
Un disegno dissipato nell'effimero risvolto
di un gioco esperto di specchi
noi riflessi d'istanti ritratti distanti.

Micol



PUGNALI A COLAZIONE





La musica si tolse le scarpe di vernice e scalza scivolò via.
Micol







RAMI





Rami cullati dal vento io guardo.
Ipnotici evocano l’oblio cadenzante
dell’attrazione circuente del tuo respiro
sulla carne della mia anima.

Micol









martedì 24 luglio 2012

GILDEN PRISON





What if I never kiss your lips 
Or feel the touch of your sweet embrace 
How would I ever go on 
Without you there's no place to belong

So I'll just have to believe 
somewhere out there you thinking of me

Music&poetry
gilded prison for wings
who can't to fly any more

(M)






lunedì 16 luglio 2012

VERGOGNA



David Hamilton

Era un inverno settentrionale
la soffitta odorava di muffa

e la musica metteva allegria.

Pioveva sull'abbaino una pioggia grigia,
la guardavo picchiettare sul vetro
un ritmo accusatorio.
Chiamava ansimo e tentazione  

quella mano che tremava inesperta
sul seno adolescente.
La stanza si riempiva d'acerbo

ridevamo d'imbarazzo ed eccitazione,

occhi chiusi per nasconderci 
dall'unico bacio sulle labbra rosse
del rossetto rubato a mia madre,
e le scale scese due gradini alla volta
prima di fuggire e pedalare
con fiato bianco sulle guance tese.
Le strade schizzavano fango
sulle caviglie pallide di vergogna.

*Lucrezia non è qui*

18 Ottobre 2010





venerdì 6 luglio 2012

LA CAREZZA





La musica che hai lasciato qui 
come vento a pelo d'acqua si diffonde 
increspando la mia pelle 
e il desiderio di te non s'assopisce, 
non conosce sonno solo un'illusione 
di concerto nell'aria 
che acre riempe la stanza d'attesa e fumo.
Micol

... my angel



Mattino senza limite di tenerezza





[...] E resta orfano
e muto lo spazio -
come una vuota torre bianca
dove sono nebbia e silenzio. 

Mattino, senza limite di tenerezza -
Metà realtà e metà sogno,
deliquio insoddisfatto,
suono vago di pensieri.


Osip Mandel’stam


E tutta la mia anima è nelle campane ma la musica non salva dall'abisso




Sento una paura invincibile
in presenza dell'altezza misteriosa;
io sono soddisfatto della rondine nei cieli
e amo il volo delle campane!
E, sembra, antico pedone,
che sopra l'abisso, sui ponti che si curvano,
ascolto come cresce una palla di neve
e l'eternità batte sulle ore di pietra.
Se così fosse! Ma io non sono
quel viandante che passa rapido sulle foglie sbiadite
e veramente in me canta la tristezza.
In realtà, la valanga è sulle montagne!
E tutta la mia anima è nelle campane
ma la musica non salva dall'abisso!

Osip Mandel’štam

ringraziamenti: http://ggalleryslo.blogspot.it/2012/06/istvan-etienne-sandorfi.html

martedì 3 luglio 2012

Il giardino delle nostalgie: LIQUIDO (FA MALE)

Il giardino delle nostalgie: LIQUIDO (FA MALE):


Liquid  42x56, oil on linen, 2006 Alyssa Monks      


      Non so inventarmi un'altra scusa   
                                              la bocca dello stomaco fa male
                                              nel nome di quella tristezza 
                                              (che non posso pronunciare)

                                                                 Il dolore mi trascina verso il fondo infine
                                                                 sopportando la pressione spingere sui timpani 
                                                                 catturando sibili sottomarini con ami gettati 
                                                                 da pensieri che flettono a capo chino.
                                                                 

                                               Non so reinventare un altro respiro
                                               ho dimenticato  come farlo danzare 
                                                                 tra i miei seni

                                                                 
                                                                e  la gola si chiude da far male
                                                                soffocando ogni lamento.

                                             Annego nel torbido silenzio tuo, liquido.


Micol       


                                    

Il giardino delle nostalgie: PIU' DEL SESSO ED ALTRO AMORE

Il giardino delle nostalgie: PIU' DEL SESSO ED ALTRO AMORE:





Quel giorno che arrivasti con l'aria spavalda dei tuoi giovani anni
e lo sguardo pieno delle cose di tutti i mondi che avevi ingurgitato
m'innamorai e non fu più lo stesso dall'ora la dannazione
s'impossessò di me più del sesso e d'altro amore.

Micol





Il giardino delle nostalgie: PROFUMO

Il giardino delle nostalgie: PROFUMO:


Hellovon 





Evoca sui polsi
la voce dei mattini
il respiro tuo 
lasciatomi inghiottire,
noi languide gole, nastri 
che non s'annodarono
e desiderare ora
di strapparmi la pelle.


Micol








domenica 24 giugno 2012

ESTEMPORANEA



Lauri Blank


Lo sguardo spesso mi tradisce e non vorrei
per la gelosia che stringo su quella tenerezza.
Assomiglio la sensazione provata
nel sollevare il palmo della mano
sul mare che increspa le onde.
Nel mentre sfiorarle e la brezza del vento
aspergere frammenti di cristallo salino sul viso,
il collo, le spalle, allora le palpebre si chiudono
ed il respiro si bea del profumo di quell'attimo.
Questo accade, gioia estemporanea di Te ricordo
che il sole s'abbaglia trafitto dal mio sorriso.
Micol


venerdì 1 giugno 2012

MORSO E BRIGLIA




Joshua Bronaugh bavaria


Ho imparato la lentezza 
perchè a nulla è valso il mio affanno,
 verticale traspare dal velo denudata natura ed utopia
e rarefatta si è fatta l'aria 
unghia sulla pelle e graffio e laccio
che lascia il segno sul corpo appesantito dal morso e la briglia,
ecco dominata fino ad accasciarsi la vocazione dell'amazzone.


Micol





martedì 29 maggio 2012

SCIALLI NERI D'ALI APERTE



Arantzazu Martinez


Il mio ego è foresta impenetrabile
ombre abitano il silvestre muschiato
e  più non raggiunge le vette
dove godere l'estensione delle giovani aquile.
Maestose si misurano in danze tribali 
con scialli neri d'ali aperte,
scuotono dal torpore l'azzurro dell'infinito cielo,
tempesta e richiamo, alluccano corpo e progenie
ma è dell'aquila caduta che acute si fanno di più le grida.

venerdì 11 maggio 2012

IN VECE TUA LA VOCE


 
  Ann Marshall artist paintings

   In vece tua la voce amata,
bramata, attesa, sperata
  entra e fugge come folgore
 a ciel sereno e sconvolge
l'ora umida del risveglio,
le mani annaspano l'aria
 inseguendo ali azzurre

 ed invece la tua voce
 si manifesta solo in sogno
 circolare giro d'indice
 sul bordo del cristallo puro
a farsi suono in note ipnotiche
 ed incorporee.

Se tu fossi fatto d'abbraccio,
 se tu non fossi solo del sogno la lingua,
 il senso, l'archetto ma strumento e fiato, 
tasti e corde, in vece tua la voce
si farebbe corpo a divenirmi [in]canto.

 Micol




... my Angel





ringraziamenti:  http://ggalleryslo.blogspot.it/2012/05/ann-marshall.html


mercoledì 9 maggio 2012

DI SPALLE


JUAN BAUTISTA NIETO 


Stiamo sempre in due piani

reciprocamente distanti
diversi passi indietro, alle tue spalle,
ad ascoltare il rumore
che produce la noncuranza.
Starei ad ascoltarti per ore
se solo mi parlassi, se ti confidassi.
I tuoi muscoli allenterebbero la morsa
se riuscissi a sciogliere le difese,
i nodi dell'orgoglio
e quella convinzione per cui non valga
più la pena recuperarmi.
Se tu mi parlassi della tua fragilità
delle tue insicurezze
allora avrei motivo per restarti accanto 
ma distante e nascondere il mio volto
reduce dalla gioia e di spalle
sentiresti l'aria farsi più quieta
come smossa da fronde di palma 
ombreggiare dall'abbaglio del sole allo zenit
ed io avrei finalmente pelle da spogliare
ed anima distesa

Micol


... my angel




RINGRAZIAMENTI:


giovedì 12 aprile 2012

SOPRA LE PALPEBRE




painting Steve Hanks

Quando si bacia una donna sugli occhi,
sopra le palpebre,
si prova una sconcertante tenerezza,
come se si baciasse il petto
di un passerotto inquieto,
di pelle fine e delicata,
e con un cuore caldo e palpitante.

Ramòn Gòmez de la Serna





lunedì 12 marzo 2012

NONCURANZA





Ricordami cosa ne è stato di ieri perchè
di giorno in giorno, di tristezza e nostalgia
contagio ogni lamento e trascorrono
uno sopra l'altro capitoli di storia
scritta con l'inchiostro della tua noncuranza.

Mic


sabato 28 gennaio 2012

UOMINI FRAGILI








Gli uomini: padri, mariti, fratelli, amici o semplicemente quelli che incontri per strada. Non immagineresti mai la storia che si portano dentro.

Li vedi forti, virili, capaci. 

Qualche volta tracotanti di presunzione o ti sembrano infantili, eterni Peter Pan e non pensi mai alla tenerezza che hanno dentro e che sono incapaci di dimostrare.


Alle volte lo fanno: ti raggiungono con un fiore, uno sguardo pieno di orgoglio perchè tu sei la loro donna, madre, sorella, figlia, amica... o più semplicemente sei lì a dimostrare come donna che possiedi il segreto ed il potere sulla genesi.


Uomini che vorrebbero stendere il loro cuore a lievitare per portarti un dolce profumato, ma a loro da sempre è stato insegnato che la lacrima è una debolezza tutta femminile e piangono nascosti e tornano da te dopo che hanno pianto con un sorriso spavaldo.

Ma noi donne conosciamo i loro segreti e li ameremo sempre non per le loro gesta eroiche ma per le loro debolezze. 


Micol

sabato 21 gennaio 2012

IL RICORDO








I ricordi a volte mi imprigionano.
Vorrei corressero via veloci per rimanere impigliati
nei rami degli alberi ma spesso ciò non accade:
mi girano attorno e mi osservano fino a costringermi
a prestar loro attenzione.
E faccio sempre più fatica a comprendere di 
trovarmi in una prigione dorata.


"Il ricordo è un consolatore molesto" (S. Kierkegaard)