Ti compiaci sulle mie labbra
che baci aperte in sorriso
e addossi il verde dei tuoi occhi impazienti
dentro i miei che attraversano
la tua apparenza.
che baci aperte in sorriso
e addossi il verde dei tuoi occhi impazienti
dentro i miei che attraversano
la tua apparenza.
Le mie lunghe dita sono in viaggio
e percorrono il mistero del tuo petto
quando il mio corpo morbido è disteso
accanto a quel dopo in cui ti sento riposare
e percorrono il mistero del tuo petto
quando il mio corpo morbido è disteso
accanto a quel dopo in cui ti sento riposare
e in quel silenzio di penombra e afa
statico istante greve
improvvisi annaspano i disperati pensieri.
Braccia sollevate verso appigli mobili
in aritmia che prende a circolare
in sangue e rancore.
improvvisi annaspano i disperati pensieri.
Braccia sollevate verso appigli mobili
in aritmia che prende a circolare
in sangue e rancore.
Micol
Collezione Privata
"Amantes 34" Acrilico Nicoletta Tomas Caravia
D E N T R O
Pioggia di baci sopra di me
indifesa e nuda senza riparo
dolcissimo battito a sfioro d'alito
su piccole labbra schiuse in sorriso
gocce di miele sulla mia pelle
ed invochi la luna con tutte le stelle
e l'intera mia notte è più profonda
quando - dentro - tutto circonda
La Poesia non è pazienza
E non è impazienza.
La Poesia non è scrivania
E tanto meno carta.
La Poesia è Speranza.
Amata o disamata
Produce gelo fuoco
E un certo vuoto
Nel quale uno si riconosce
E un altro fugge.
La Poesia non è lana
Per la testa fredda
E solo riscalda
La mano aperta.
La Poesia è un ponte
Che sta per cadere
E mai non cade.
La Poesia è in alto
E anche in basso
Dove crescono semi
Fiumi e vermi.
dal web
- anima doppia -
E d'altra parte intuisco che
la parentesi mi hai aperto
verso la luce
nel farmi da guida
a recuperati ricordi
tra sussurrate parole
e incanti sospesi
da gradi strinati
con appena un tocco
al trafitto destino
ma, non mi pesa
se questa era trasgressione
e se dalla macchia
io lo avevo carpito
come tempo mio infinito
in estasi di cuore
consacrato a bollare
il petto
per nutrire la pulsione
che nell'anima scatena
amore
e da pensiero restituito
al crepuscolo cercato
un flusso d'emozioni
m'è ritornato
marisa
05 Dec 2007
N.d.A.
Ci tengo a riportare alla luce una poesia che ho nascosto per tanto tempo, a cui sono particolarmente legata perchè fu la pubblicazione d'esordio su un sito di scrittura: PAROLE IN FUGA.
Sito che fu "la culla" di molte di quelle persone con il quale ci accomunò la passione per la scrittura e per il verso libero.
Avvenne poi un proseguire in nome di un'esperienza che fu un pò scuola, un pò genitrice di questa volontà di elaborare quelle che per me sono piccole schegge di vita ed emozioni, volutamente autobiografiche.
Le radici non vanno dimenticate e a PIF va il mio affetto immutato nel tempo e delle cui esperienze, crescita e complicità non posso dimenticare.Spirito nella strada fu ispirata in una sera di pioggia da pensieri di carta inumiditi da ricordi d'infanzia e vennero traslati da una tastiera, con molta... tanta insicurezza per darmi a battesimo come "poeta"!
Da qui cominciò la vita/virtuale di Micol e il suo mondo in:
RAPSODIE IN PAROLEPETALO.
§*§*§
Spirito sulla strada
Percorro le strade
di questa esistenza
con l'anima incompleta.
Rette parallele
in binari infiniti
nessuna fermata,
dove porteranno
non è dato sapere.
Spirito sulla strada
mi aggiro confusa e
contorta,
dolore e anima morta.
Perchè non vivo?
Sono spirito a metà,
dov'è mia madre?
dov'è mio padre?
Corro attraverso
tunnel di malinconia
spirito incantato
dal bagliore accecante
del ricordo
di quand'ero bambina.
Micol
Pubblicata sul sito Parole in Fuga.it
il 27/02/2005 - 00:04:11
Non sarò la tua puttana!!
Perché di soli petali attendo d’essere coperta e non dallo spasmo dentro l’incavo della tua mano.
Sarò quel fiore che hai calpestato di punta e riso beffardo, e offeso avrai dignità e orgoglio con l’irriverenza delle tue ansie placate.
Non ti accorgi nemmeno di avermi liquidata, col liquido delle mie stesse parole che chiedevano amore e sono invece scivolate in rivoli fino a lavare dentro la fine del mio ventre.
Riprenditi tutto quello che mai mi hai dato e potrai così quietare il tuo senso di colpa
da quando mi lasciasti dietro i rovi di cinta perchè non oltrepassassi il confine delle tue paure.
Ricordo che ti guardavo, te così inaccessibile, non ti domandasti nemmeno se io fossi ancora lì, nuda e perduta, spaurita e inaridita, livida dal freddo dei tuoi sentimenti assenti.
Fiato caldo confonde la memoria che straripa di te negandomi di perdonarti,
mentre sale un rimpianto che singhiozza in gola - se insinuo fra le gambe, la carezza del ricordo di quel brivido insano –che a rinascita mi fece gridare e sconvolse per sempre il mio corpo e la mia mente.
Micol
Ostaggio
dentro lame di luci irreali
mi hanno mentito, ingannato
e tradito.
Rabbia e delusione
si muovono
nelle viscere contorte.
Mi offende il pensiero
che ancora non è finita:
quanto tempo ancora
dovrò vivere prigioniera?
Nella gola dell'anima
pianto due dita
toccandola, colpendola...
...e vaffanculo il cielo!
- mi libero convulsa -
vomitando sogni.
Micol
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