PIANOFORTE
Labbra rosse,
spudorato colore su gradazione di grigi a sfumare
e un volto di sensi sotto un foulard di voile noire.
Fiori screziati sfidano il riparo dalla pioggia
dentro lo scandire pesante e liquido
di note che cadono da un cielo-pianoforte.
La sua coda è agile,
somiglia ai capelli di una donna innamorata
in corsa lontano dal dolore.
Sopra il nastro d’asfalto nero e avorio
si rincorrono dita e sguardo sullo spartito,
non più preludio di una melodia
ora picchia delirante tacchi lucidi di lacrime.
Micol
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