lunedì 14 novembre 2011

IL BACIO UMIDO DI BOCCA TOMBALE-STELLA, STELLINA...-MAGMA E FIELE-NUOVO GIORNO D'ECLISSE-VUOTO-NESSUNA DONNA SAPRà CULLARTI (A.ACHMATOVA)-DISINCANTO(PAOLA LORETO)

Lunedì, 21 Dicembre 2009

S
ei tutte le Notti il bacio umido
di bocca tombale,
il Corpo convulso di sensi negati
e solitarie lune
bianche d'umor di copula
del viril rimpianto che senza ferma
bagna in vischioso amor perduto.

Micol



Sabato, 12 Dicembre 2009







Micol

Martedì, 10 Novembre 2009



E' trascorso ormai quel tempo in cui scivolavano gonne sopra ginocchia piegate.
[In ginocchio, adesso, mi piego]
Era concederti d'ammirare il mondo 
dal tuo punto d'osservazione.
[Vien giù da feritoie lo sguardo più scuro]
Indovino il sapore di una vertebra 
sulla schiena che si volta ribelle
[e sali, sali come magma e fiele]
Mic


Lunedì, 09 Novembre 2009



Devo arrendermi sulla scia della notte
surfando l'onda vorticosa di un tetto di sapone
giostrata dall'indice di Morfeo
insieme a me scivolano titubanti colombi tubanti
senza più ali per nascondere il capino.

Non ci resta che arrenderci alla notte
che dietro alla luna si nasconde
per cucire fantasie su stracci,
diverse ad ogni ora del nuovo giorno d'eclisse
che troppo presto albeggerà dietro il ramo.

Micol

(rivisitata - Tit. originario "Devo arrendermi"  01/10/08) 


Lunedì, 09 Novembre 2009





Vuota
Vuota di parole
Vuota di senso
Vuota

Avrei bisogno di raschiare il sedimento
Riuscirei a tirare fuori un pò di materia
sporcarmi le braccia di viscida melma

Vuota

Vuota la mano destra
vuota la tasca sinistra
non sento battere l'orologio analogico
dentro la gabbia toracica

Suonano alla porta
non aprirò, la casa è vuota
Vuota la finestra
di quell'ombra che s'affacciava
Vuota la mia testa

Avrei bisogno di pensare
Riuscirei a prendere a calci le mie gambe
procurarmi lividi e finalmente urlare

Vuota mi cullo dentro vuoto di braccia e destino
Vuoto che mi circonda
Vuoto che circola sostituendo il sangue
sangue rappreso nero cuoio

"Non permetterlo, non lasciarti andare"
ha soffiato il sopravvivere
Avrei bisogno d'andare
senza meta, senza pagare un biglietto

Vuoto il bicchiere mezzo pieno
Vuoti gli orizzonti del mio presente 
Vuoto il mio futuro

Micol

Giovedì, 08 Ottobre 2009

COME IO TI CELEBRO NEI MIEI VERSI

Anna Achmatova
 



LASCIO LA CASA BIANCA

Lascio la casa bianca e il muto giardino.
Deserta e luminosa mi sarà la vita.
Nessuna donna saprà cullarti
come io ti celebro nei miei versi:
non scordare la tua cara amica

nell’Eden che hai creato per i suoi occhi,
per me che spaccio una merce rarissima
e vendo il tuo tenerissimo amore


Anna Andreevna Achmatova, pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko, (1889 – 1966), è stata una poetessa russa.

Domenica, 27 Settembre 2009



Da LA MEMORIA DEL CORPO (Crocetti, 2007)
Disincanto
Non mi manchi tu: mi manca un bacio.
Il gesto di una mano intenta a dire
le cose, le sue dita intirizzite, dritte.
Una voce sonora, che riempie
la stanza dov’è e quella accanto.
Una mano fresca sulla pancia,
qualcuno che mi afferri il grembo
e me lo tenga stretto.
Due labbra sulla tempia,
un fiato caldo sulla palpebra,
un ragno che corre
per la schiena, tra le scapole
e lungo la spina dorsale.
Paola Loreto

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