lunedì 14 novembre 2011

FANTASIE (GILLIAM)-MARTHA CANFIELD-POESIA D'AMORE (ALLEN GINSBERG)- L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA...(KUNDERA)-MOTHER DO YOU THINK-QUEL DOMANI IN DOGLIA D'ABORTO-

Mercoledì, 13 Luglio 2011

“Le fantasie non sono solo una allegra via di fuga.
Si va davvero altrove,
ma in qualcosa di gran lunga più estremo della normalità,
dove le cose diventano più belle, più stupefacenti e più terrificanti.
Si entra in un mondo di estremi che si incontrano”.
 

 (
Terry Gilliam)

Lunedì, 20 Giugno 2011












Mi fermai sulla stravaganza

di mai indossata biancheria

d'intima attesa epidermica
il tuo corpo sottinteso.
Micol©
 



 

Mercoledì, 25 Maggio 2011
Toglimi l’erba che mi cresce intorno
non vedi che mi soffoca
ridammi l’aria il vento
la luce che mi manca
benché segreta e cupa
ormai indispensabile
annaffiami con l’acqua rigogliosa
del fiume che conosci
ritaglia i rami informi voluttuosi
butta le foglie marce
scava pota diserba
fammi tornare slanciata e sicura
come ero
nella pura bellezza dell’inizio
quando l’istante non era che assoluto
e poi senza pietà
ti prego
tagliami le radici
strappami dalla terra
fammi volare nell’aria sospirata
un giorno un’ora un attimo felice
lasciami sognare
non me ne importa niente
se il respiro mi basterà appena
per capire l’errore
l’insidia la vertigine
e poi precipitare
nel sonno senza sogni
del buio inafferrabile
del vuoto senza te.

Martha Canfield

 

Giovedì, 07 Aprile 2011



Entrerò in silenzio nella camera da letto e mi sdraierò tra lo sposo
e la sposa,
quei corpi caduti dal cielo e coricati in attesa nudi e irrequieti,

braccia posate sugli occhi nel buio,
seppellirò il mio volto nelle loro spalle e nei loro petti, respirando la

loro pelle,
e accarezzerò e bacerò collo e bocca e scoprirò e conoscerò i loro

dorsi,
gambe sollevate e piegate ad accogliere, sesso nell'oscurità teso

tormentato e aggressivo
irrigidito dal buco alla testa eccitata,
corpi allacciati nudi nei brividi, fianchi caldi e natiche avvinte
e occhi, occhi scintillanti e seducenti, dilatati in sguardi di abbandono,
e gemiti del muoversi, voci, mani nei capelli, mani tra le cosce,
mani sull'umido, su labbra ammorbidite, palpitante contrazione di

ventri
finché lo sperma bianco si versa sui lenzuoli agitati,
e la sposa implora pietà, e lo sposo è coperto di lacrime di passione

e di compassione,
e io mi alzo dal letto colmo di ultimi gesti intimi e baci di addio -
tutto prima che la mente si svegli, dietro ombre e porte chiuse in una

casa buia
dove gli abitanti vagano insoddisfatti nella notte,
nudi spettri che si cercano a vicenda nel silenzio.

Allen Ginsberg

~
(un ringraziamento a Lucrezia)

 
Giovedì, 10 Marzo 2011


Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi.

A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie.
La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi [...]
La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti [...]
C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata [...]
E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

Milan Kundera - L'insostenibile leggerezza dell'essere -

Martedì, 01 Febbraio 2011

Dovrei stare sempre impegnata a fare
non dovrei fermarmi
non dovrei farmi sopraffare dalla stanchezza
e sedermi
Non dovrei voltare la testa di mezzo quarto
non dovrei appoggiare il mio lutto sul cuscino
la notte è per coloro che non hanno rimpianti
i sogni per i bambini buoni
per quelli cattivi vanno chiusi negli sgabuzzini
Hai paura del buio?
Per punizione ti chiudo nello stanzino
buio che odora di cuoio e di lucido da scarpe
Sei stata cattiva da quando sei nata
piangevi disperata per succhiare quel seno
che mamma voleva dare solo a papà
Una bambina cattiva gelosa del fratellino
fra le braccia di mammà questo non si fa
e tu cacciata da quella casa
perchè un dottore brutto come un mostro
ha detto:La porti via questa bambina è isterica!
Urlavo solo per paura distesa su un lettino bianco
più grande di me, freddo come la luce puntata
sui miei occhi.
Mamma avevo quattro anni
è da allora ho solo sbagliato
Sbagliato per amore, sbagliato per aver confuso
tante braccia che mi potessero dare amore
Mamma continui a dirmi che sono cattiva
anche oggi pure adesso
non sai quanto mi fai male
non sono capace di farmi amare
perchè non mi hai insegnato a farlo
Oggi non avrei dovuto fermare il ricordo su quel volo
su quell'armadio aperto sul mio cappottino di velluto blu
"Dov'è mia madre?" ... e già non c'eri più.

Micol


Martedì, 18 Gennaio 2011


In quel principio di tristezza
che nascondi ai miei occhi
sono la lacrima che rinneghi
con ostinato orgoglio
e che sapientemente ministri
dal cupo cipiglio che per ultimo
mi rivolgesti.

In quel principio di gravidanza
divenni lacrima che non s'asciuga
come il Mistero che si compie io sgorgo
lucido e caparbio ricordo sulla doglia
di un concepito domani indesiderato
da chi non volle essergli padre.
Micol





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